Quei dannati anni ‘70, anni con la voglia di libertà, di trasgressione, di lotte politiche. L’Italia è scossa da movimenti mai visti fino ad allora, la richiesta di rinnovamento passa anche attraverso la violenza. Civitavecchia, così vicina a Roma, non rimase estranea ai fatti. Noi ventenni di quel tempo abbiamo vissuto un decennio di grandi speranze per poi finire fagocitati, assorbiti, zittiti e sconfitti dal sistema. Nasce lo Statuto dei Lavoratori, per la prima volta a Milano compare il simbolo delle Brigate Rosse (1970), è l’anno dello storico 4-3 sulla Germania ai Mondiali in Messico. Nel 1972 viene ucciso il commissario di Polizia, Luigi Calabresi, poi sarà il tempo della crisi energetica e delle domeniche a piedi. Nel 1973 gli americani si ritirano dal Vietnam, colpo di stato di Pinochet in Cile.
Patty Pravo, Lucio Battisti e Claudio Baglioni sono la musica italiana. Strage dell’Italicus (1974) e referendum sul divorzio. L’anno dopo è quello del Compromesso storico tra Pci e Dc e i giovani diventano maggiorenni a 18 anni. In riva al Tirreno nasce la prima radio libera del Lazio, “Radio Civitavecchia Libera”. Le Brigate Rosse insanguinano l’Italia, si sente parlare di Indiani metropolitani e di Punk. Poi arriva – è il 16 marzo del 1978 – il sequestro di Aldo Moro. Sandro Pertini viene eletto presidente della Repubblica e il Parlamento approva la legge sull’aborto. Nel 1979 aumenta l’inflazione, cresce la sensibilità ecologica e perde consistenza la contestazione giovanile. Poi arrivano gli anni ’80, quelli dell’edonismo, della voglia di affermarsi, di fare soldi e dell’apparire a tutti i costi. E’ la fine di un sogno.
Anni ’70, Civitavecchia “la rossa” contava una manifestazione a settimana. I comunisti la facevano da padroni sia in Comune che tra l'opinione pubblica. Erano i tempi di Ingrao e Berlinguer, la sinistra sognava di andare al governo da sola. Ma tra noi giovani gli ideali erano un po' diversi, il compromesso non era nella nostra indole. Ed era per questo che i partiti istituzionali, e tra questi anche il Pci, non ci guardavano di buon'occhio. Prima Potere operaio poi Lotta Continua facevano proseliti. E gli scontri anche fisici con i missini-fascisti, seppure una piccola minoranza a quei tempi, non erano un evento raro.
Allora la politica era un'altra cosa. Pochi soldi in tasca ma tanti ideali nella testa e nel cuore. Volevamo cambiare il mondo, in meglio secondo noi. E come noi – adesso che ci ripenso ne sono sempre più convinto – anche gli altri, quelli che definivamo comunque fascisti. Loro, la sera, nella sede del Movimento sociale, noi in quella di Lotta Continua in via Umberto I, proprio dietro il bar Italia (ovviamente). Discutevamo, litigavamo anche, proponevamo la violenza, ma da tutte e due le parti lo si faceva con entusiasmo e convinzione.
Io Chato e la fotografia. Sta tutta qui la mia giovinezza. Insieme, noi tre, abbiamo trascorso anni di avventure, di scoperte. Abbiamo vissuto, insieme – scusatemi se esagero – un pezzo importante della storia civitavecchiese. Ho un archivio di fotografie (negativi in bianco e nero) che racconta gli eventi degli anni settanta e ottanta. Con tutti, o quasi, i personaggi di quel tempo – parliamo sempre di Civitavecchia e dintorni – delle manifestazioni, non solo politiche, più importanti. Gli incontri, le proteste ma anche la vita di tutti i giorni.
" Si , si,,,diteci ancora che avete fatto le lotte!! "
per la storia della protesta ecologista qui c'è uno dei ricordi migliori di quel periodo con due persone eccellenti che non sono più tra noi. Una sintesi tra tutela degli animali e tutela dell'ambiente contro un nemico comune: l'inquinamento, oggi come allora.
Gino Lorenti Garcia primo comizio liceo scientifico 1968 mio padre �✔️
riconoscibili;
Mario Bonamano,Walterino,De Fazi Piero,Massimo (detto er pera)Pera,Massimo Piermarini.
Romiti
una delle prime radio Libere di Italia.
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